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Schwarzwald XVII

Ho dipinto e realizzato quest'opera con tecnica ad olio su tela 100 X 35.
Creato nel Gennaio del 2013, raffigurante una foresta di notte, dopo un esplosione di luce che ne illumina la parte interna, formando un effetto accecante, con un gioco di luci ed ombre che sembra che si muovono davanti agli occhi.
Ho scelto un nome insolito per questo mio dipinto, dal tedesco Schwarzwald, che significa in italiano foresta nera.
Il genere rappresentato è tipicamente a sfondo naturalistico, collocabile in ambienti molto alti e poco illuminati, per risaltare i giochi di luci al suo interno, da infonderti appunto un luogo scuro e tetro, ma anche da lasciarti stupito, come travolto da un energia pura e reale come la luce.
 
A. R.


La poesia Foresta Nera, scritta è ideata da me in contemporanea con il dipinto. Mi sono ispirato alle ombre e ai giochi di luce presenti nel dipinto, sia la poesia che il dipinto possono trasportarti in luoghi che sembrano essere vuoti e cupi, ma con la fantasia non si è mai soli.
Anche se si ha paura è qualsiasi persona in un occasione del genere si metterebbe sicuramente a correre, alla fine il senso di tutto ciò e ricordarsi di essere solo un uomo.
Se ti fermi impaurito con esso sembra fermarsi anche il tempo e i suoi ricordi si azzerano, mentre la sua immaginazione continua a viaggiare nel fitto bosco.
Continua tutto a muoversi intorno a te, nulla resta fermo, la luce muove gli alberi, i cespugli e tutto quello che lo circonda, ma allo stesso tempo tutto e fermo, come il vibrar di melodie e suoni che nascono dall'infinito.
Come un direttore d'orchestra, che dirige e guida tanti musicisti, così la luce orchestra sul mondo, spingendoci ad una sinuosa e complicata danza della nostra esistenza, ci dirige nel nostro interiore e ci costringe ad aprire il cuore, davanti al mondo, unico e solo spettatore.


 A. R.